Richiedere la Cessione del Quinto senza TFR: è possibile?
Nell’ultimo periodo si parla sempre più spesso della Cessione del Quinto, che rappresenta una delle possibilità più interessanti per coloro che vogliono ottenere liquidità in maniera molto semplice e veloce.
Eppure nascono sempre numerosi dubbi e tante domande a proposito di tutto ciò che concerne il TFR: si può ottenere un prestito di questo genere anche senza avere il TFR? Il trattamento di fine rapporto rappresenta una delle questioni più incomprensibili da questo punto di vista.
Si può subito dire che si può richiedere questo finanziamento anche senza avere il TFR. Questo perché si tratta di un prestito non finalizzato.
Non occorre necessariamente specificare la finalità della somma, né effettuare delle certificazioni per dimostrare le spese eseguite.
Chi può richiedere la Cessione del Quinto senza TFR?
Possono richiedere questa tipologia di mutuo tutti quei lavoratori dipendenti che precedentemente hanno già richiesto un anticipo del TFR oppure quelli che ancora non hanno maturato, per qualsiasi motivo, non hanno maturato gli anni di servizio.
Inoltre possono richiedere questo tipo di mutuo sia coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato o determinato, purché la durata di quest’ultimo sia superiore alla durata del finanziamento.
Inoltre, possono accedere alla Cessione del Quinto anche i pensionati: in questo caso, ovviamente, la questione del Trattamento di Fine Rapporto non viene presa in considerazione.
A questi si aggiungono anche degli altri requisiti.
In particolare, il richiedente deve avere una minima anzianità di servizio (da 3 a 6 mesi, circa) e non deve richiedere degli importi particolarmente elevati (la somma precisa viene stabilità dall’ente di finanziamento a cui ci si rivolge).
Infine, occorre anche possedere una polizza assicurativa che copra il richiedente dal rischio legato all’insolvenza. Non si può ottenere un prestito di questo genere senza avere il TFR oppure con il TFR basso senza una polizza assicurativa.
Vale comunque la pena notare che l’azienda presso la quale lavora colui che richiedere il prestito con la Cessione del Quinto dev’essere di dimensioni almeno medio-grandi, avere una forma giuridica che sia Srl, Spa o Sapa.
In modo particolare occorre prestare attenzione proprio al numero dei lavoratori, in quanto se è superiore a 16 in caso di perdita del posto di lavoro si potrà usufruire del diritto alla reintegrazione obbligatoria.
Grazie a questa possibilità sarà possibile ottenere il prestito con la Cessione del Quinto anche qualora si venisse licenziati.
Prestiti con la Cessione del Quinto senza TFR: le caratteristiche
I prestiti con la Cessione del Quinto senza TFR hanno delle caratteristiche ben precise. In particolare, possono avere una durata massima di 60 mesi, mentre l’importo massimo può essere variabile a seconda di quelle che sono le disponibilità economiche del richiedente.
Nella maggioranza dei casi si tratta di una somma variabile tra i 10 mila e i 15 mila euro. La durata del prestito è anch’essa variabile in relazione a tutti gli altri fattori. In genere si tratta comunque di una durata compresa tra i 4 e i 7 anni, a seconda dei casi.
Il calcolo dell’1/5 viene svolto sulla somma che percepisce il lavoratore dipendente al netto delle tasse. Per esempio, un lavoratore che percepisce all’incirca 1.600 euro mensili, potrà richiedere un prestito tramite la Cessione del Quinto dal valore massimo pari a 20 mila euro senza avere alcun TFR oppure con il TFR minimo.
Per questo la Cessione del Quinto è una modalità di finanziamento perfetta per i neoassunti che non hanno ancora maturato abbastanza TFR, ma hanno la necessità di un finanziamento abbastanza semplice da ottenere.
Come richiedere la cessione del Quinto senza TFR?
Come già accennato, si tratta di una tipologia di prestito estremamente semplice da ottenere. Essa viene concessa quasi a tutti, in quanto l’istituto di credito o la finanziaria ottiene delle valide garanzie per l’emissione del denaro. I requisiti da rispettare, inoltre, sono abbastanza pochi.
Per iniziare bisogna rivolgersi a un ente di finanziamento, come una banca, che concede i prestiti con la Cessione del Quinto e parlare con un loro impiegato. In questo modo sarà possibile spiegare la propria situazione e capire tutti i dettagli del prestito.
Occorre capire che i diversi istituti di credito operanti in Italia concedono dei finanziamenti di questo genere molto differenti. Variano non solo i tassi d’interesse (che possono essere fissi, variabili oppure misti), ma anche le durate, i numeri delle rate, gli importi delle stesse, le somme massime di cui è possibile usufruire e così via.
Non solo: cambiano anche le procedure burocratiche da svolgere, le spese per l’istruttoria e tutto ciò che concerne l’assistenza al cliente.
Per questo prima di sottoscrivere un contratto mutuatario con una banca in particolare occorre prendere in considerazione la possibilità di rivolgersi a vari enti di finanziamento richiedendo diversi preventivi completi di tutti i dettagli. Grazie a questa possibilità si potrà capire qual è il prestito con la Cessione del Quinto più conveniente.
La procedura di analisi
Una volta che la banca ottiene tutta la documentazione necessaria dal cliente, avvia le procedure di controllo. Queste possono avere una durata variabile, ma in generale non richiedono di una settimana. Se la richiesta è stata eseguita in modo giusto, l’istituto di credito comunica al cliente la buona riuscita della sua richiesta.
A quel punto occorre recarsi nuovamente nella filiale dell’istituto di credito scelto per sottoscrivere il contratto. Alla fine, i soldi saranno erogati direttamente sul conto corrente del richiedente presso la banca e si potrà subito farne uso.
I tempi di erogazione solitamente sono di circa 2-3 settimane per completare tutto l’iter burocratico necessario alla richiesta di un prestito tramite la Cessione del Quinto. In alcuni casi la procedura potrebbe allungarsi a causa degli errori nella compilazione della richiesta oppure dei problemi legati al richiedente.
Cessione del Quinto senza TFR e da protestati: è possibile?
La Cessione del Quinto è uno di quei finanziamenti che possono richiedere proprio tutti gli interessati, anche coloro che sono stati inclusi nella lista dei cattivi pagatori. Ciò che serve, principalmente, è possedere una busta paga e poter dimostrare di essere in grado di restituire la somma con gli interessi all’istituto di credito prescelto.
Ovviamente, qualora si fosse stati inclusi nella lista dei cattivi pagatori, la procedura potrebbe allungarsi ulteriormente e in vari casi ci potrebbero essere delle difficoltà. Alcune banche o finanziarie, inoltre, potrebbero rifiutarsi di concedere al cliente un prestito tramite la Cessione del Quinto per via della sua cattiva storia creditizia.