Con la continua e rapida evoluzione del mercato del lavoro sono emerse forme di collaborazioni diverse dalla tradizionale assunzione a tempo indeterminato. Queste nuove forme hanno coinvolto milioni di lavoratori e fatto nascere una nuova problematica sociale e economica: il mancato accesso ai servizi finanziari.
Una di queste forme di assunzione è il contratto di lavoro atipico. Per questa categoria di lavoratori ottenere un prestito non è affatto facile. Il precariato e i lavori temporanei sono molto diffusi e il percorso per ottenere un finanziamento è irto di ostacoli.
I repentini cambiamenti avvenuti nel mondo nell’ultimo decennio hanno portato all’inglobamento nella categoria dei lavoratori atipici figure professionali come i collaboratori a progetto, coordinati o continuativi, i prestatori di collaborazioni occasionali, i titolari di partita IVA e lavoratori interinali. Considerando i tratti di precariato di questi impieghi, banche e finanziarie ritengono poco redditizio concedere un prestito a chi occupa questa posizione. Invece, i lavoratori che hanno un contratto a tempo indeterminato hanno molte più possibilità essendo in una posizione privilegiata e sicura dal punto di vista economico.
In questa guida verrà trattato un argomento particolare, ossia i prestiti per i lavoratori atipici. Come detto sopra, gli Istituti di Credito difficilmente li concedono loro per un semplice motivo: non offrono le garanzie che comunemente richiedono. Eppure, in alcuni casi, questi finanziamenti vengono concessi.
Quali sono i contratti atipici?
Giuridicamente, un contratto è l’accordo stipulato tra due o più parti per costituire, regolare o estinguere un rapporto patrimoniale. Nello specifico, il lavoro atipico è composto da vari contratti di lavoro che presentano caratteristiche diverse se confrontati con il lavoro dipendente a temo indeterminato e con quello autonomo.
La caratteristica principale di questa tipologia di contratti è la flessibilità del lavoro. Cosa si intende con questo termine? In pratica, sono contratti di lavoro non abituali e diversi da quelli a tempo indeterminato e dalle forme di lavoro autonomo.
Queste forme di lavoro atipico hanno iniziato la loro ascesa verso la fine degli anni ’90, epoca in cui il mercato del lavoro nostrano ha iniziato il suo percorso di trasformazione. Soltanto nel 2003, grazie all’introduzione della Legge del 14 febbraio, vennero introdotte le forme dei contratti di lavoro atipico o non standard e le conseguenti modalità di attuazione.
Come detto in precedenza, queste tipologie contrattuali posseggono una maggiore flessibilità del lavoro e sono connesse alle variazioni della produzione. Fra le forme contrattuali che disciplinano termini e modi del lavoro atipico ci sono:
- Lavoro temporaneo
- Rapporto di collaborazione
- Associazione in partecipazione
- Lavoro accessorio tramite voucher
- Lavoro a chiamata
Prestiti per lavoratori atipici: quali sono i requisiti per chiedere un finanziamento?
La prospettiva non è delle migliori, ma lo scoramento non deve prendere il sopravvento in coloro che, per motivazioni differenti, hanno bisogno di un prestito personale. Insomma, le possibilità ci sono e sono concrete, così come quelle di riuscire a ottenere condizioni abbastanza favorevoli. In che modo? Offrendo garanzie diverse da quelle che solitamente sono insite in un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
I più avvantaggiati sono naturalmente i lavorati che sono in possesso di documentazioni accertante la stabilità reddituale. Tra i documenti in questione ci sono le fatture, gli estratti conto e i versamenti accertati, che devono mostrare una certa continuità temporale per essere considerati durante la contrattazione con la Banca o l’Istituto finanziario.
Tali garanzie non sono prerogativa di tutti i lavoratori atipici; in particolar modo, i giovani che si sono appena affacciati al mondo del lavoro non dispongono né di continuità lavorativa e né tantomeno di documentazione che accerti una certa stabilità economica. Poi ci sono anche coloro che alternano periodi di occupazione e disoccupazione, a cui è difficile che venga concesso un prestito, a meno che non trovino qualcuno che faccia da garante, come un parente o familiare. In assenza del garante, un’alternativa potrebbero essere fonti di reddito quali affitti o rendite o beni di un certo valore economico.
Infine, la buona reputazione è un requisito fondamentale per ottenere un prestito. Cosa vuol dire? Semplice: aver estinto un precedente finanziamento senza protesti, reclami o ritardi vari.
Come richiedere un prestito se sei un lavoratore atipico
I lavoratori che hanno un contratto a tempo determinato o non stabile possono ottenere un prestito:
- Con l’aiuto di un garante, ossia una terza persona che garantisca il rimborso del debito nel caso in cui il contraente risulti essere insolvente.
- Presentando fonti alternative di reddito, tipo il contratto di locazione di un’abitazione, buoni del tesoro o obbligazioni e fondi di investimento.
- La pensione di invalidità.
La storia creditizia è indubbiamente la maggiore possibilità che un lavoratore atipico ha per l’accesso al credito. Essere un buon pagatore che non ha mai avuto protesti o reclami in precedenti finanziamenti e che si sono estinti in modo regolare, oppure essere cliente di una banca o finanziaria da diversi anni, è una freccia importante al proprio arco.
Oltre a quanto detto sopra, un’altra possibilità concreta è data dalle agevolazioni che solitamente Regione, Provincie e Comuni mettono a disposizione. Naturalmente, queste entità devono stipulare particolare accordi con Banche o Istituti di Credito per la messa a disposizione di fondi pubblici, che varranno poi come garanzie per concedere prestiti a un tasso molto agevolato.
Quali banche effettuano credito ai lavoratori atipici?
La diffusione capillare di Internet ha indubbiamente agevolato tantissime attività o ricerche. Quindi, per il settore dei prestiti, il Web è diventato un grande strumento sia per chi offre che per chi cerca la soluzione migliore. Le persone sotto contratto atipico sono in grado di arrivare ovunque e di ottenere le informazioni necessarie, nonché le proposte migliori da parte di Banche o Istituti finanziari.
La navigazione in uno o più siti Web che offrono prestiti particolari dà ai lavoratori atipici la possibilità di calcolare la rata mensile in tempo reale e di valutare l’entità massima dell’importo e le garanzie che l’Istituto o Banca richiede.
Fra le Banche e le finanziarie che offrono prestiti atipici, particolare menzione meritano:
La Banca Intesa SanPaolo, che con la sua proposta Superflash offre l’accesso al credito ai lavoratori atipici di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Si può richiedere un prestito fino a 30.000 euro rimborsabile in 24/120 mesi.
La DirectaFin SPA, che offre ai lavoratori atipici prestiti dall’importo massimo di 5.000 euro e senza spesa istruttoria. Tassi di interesse e spese sono sempre da valutare prima di iniziare le procedure di richiesta, così come controllare le garanzie eventuali per ottenere effettivamente la somma desiderata.