
Detrazione dei prodotti Fitoterapici
La fitoterapia è un termine che deriva dal greco phytòn, il cui significato è sia pianta sia creatura. Il duplice significato racchiude un concetto profondo. Il verbo phyto in greco significa sia generare sia essere generati, quindi pone in essere il processo di creazione, di fertilità: vi è, quindi, un parallelismo tra una pianta e un essere umano, in entrambe le casistiche si parla di vita.
È per questa ragione che fin dall’antichità l’uomo ha utilizzato per la cura di sé piante, licheni o funghi, le cui proprietà curative le hanno portate a essere denominate, appunto, erbe curative. Le piante, infatti, erano impiegate per trattare molti disturbi e per portare sollievo alle sofferenze dei malati. La fitoterapia era trattata in modo semplicistico, a causa della scarsa conoscenza scientifica. Questi tipi di rimedi, per mantenere in salute il corpo umano, vennero tramandati di generazione in generazione, e rappresentano un grosso patrimonio di esperienza. Attualmente la medicina, con le tecniche moderne, ha individuato dei medicinali fitoterapici veri e propri. Queste, infatti, sono diverse dai prodotti che si trovano in erboristeria e dalle erbe semplici.
Cosa sono i prodotti fitoterapici
La definizione di questa tipologia di prodotti non è molti semplice, in quanto non si possono equiparare ai medicinali che ognuno di noi è abituato a consumare. Ci viene in aiuto il DL n. 219, del 24 aprile 2006, il quale è stato emanato in esecuzione della Direttiva 2001/83/CE e delle successive direttive di rettifica. Il Codice relativo ai medicinali che vengono utilizzati per uso umano, che comprende anche la Direttiva 2003/94/CE, all’articolo 1, lettera II) definisce i prodotti fitoterapici
“Ogni medicinale che contiene esclusivamente come sostanze attive una o più sostanze vegetali o una o più preparazioni vegetali, oppure una o più sostanze vegetali in associazione ad una o più preparazioni vegetali”.
I prodotti fitoterapici, quindi sono quei medicinali che possiedono come principio attivo una o più sostanze vegetali. AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha approvato ufficialmente questa tipologia di medicinali; verificandone, altresì, l’efficacia, la sicurezza e la qualità. Si possono trovare in via esclusiva nelle farmacie: alcuni possono essere rilasciati dietro presentazione della ricetta del medico, altri come medicinali che non hanno l’obbligo di prescrizione e altri ancora come medicinali da banco.
L’applicazione della fitoterapia può accostarsi all’utilizzo dei farmaci convenzionali. Bisogna sempre chiedere consiglio al proprio medico, o allo specialista della patologia che dobbiamo trattare: questo per evitare spiacevoli epiloghi!
L’elemento principe della fitoterapia è l’erba, la quale si pone l’obiettivo di alleviare la causa che si trova alla base di un dato disturbo, prendendosi cura dell’individuo nel corpo e nello spirito: come fa la la medicina alternativa! Bisogna alimentarsi in modo corretto, svolgere attività fisica, meditare, etc. In un momento storico in cui lo stress è diventato un fedele compagno di vita dell’essere umano, la riscoperta della fitoterapia e delle medicine non convenzionali, o complementari, sono un valido aiuto per estirpare alla radice il disturbo che opprime l’individuo.
La malattia, infatti, nasce nel campo spirituale e poi si propaga a livello fisico.
Quali prodotti fitoterapici sono detraibili?
Le spese mediche che il contribuente ha effettuato nel 2021, possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi 730/2022 e Redditi Persone Fisiche 2022. In farmacia si possono acquistare sia prodotti che danno diritto alla detraibilità sia quelli non ne danno diritto. Prima di inviare tutta la documentazione necessaria per la compilazione della dichiarazione dei redditi, il contribuente deve leggere bene la dicitura presente sullo scontrino fiscale, denominato anche scontrino parlante.
Per poter avere diritto alla detrazione fiscale, nello scontrino emesso dalla farmacia deve essere presente l’indicazione farmaco o medicinale. Questa disposizione è stata decisa al fine di escludere dalla deduzione, o della detrazione, l’acquisto di tutti i prodotti rientranti in altre categorie merceologiche presenti in farmacia. Nel caso in cui, quindi, ci fosse scritto parafarmaci, purtroppo, non si ha alcun diritto alla detrazione. L’acquisto di integratori alimentari, prodotti fitoterapici, colliri e pomate, possono beneficiare di un altro tipo di detrazione d’imposta prevista all’articolo 15, comma 1, lett. c), del TUIR.
I medicinali fitoterapici contengono in modo esclusivo sostanze vegetali o preparazioni di tipo vegetale. La Risoluzione n. 396 del 2008 indica che sono detraibili solo quei prodotti fitoterapici che sono altresì utilizzabili come medicinali.
Tutti i prodotti a base di erbe che non presentano alcuna autorizzazione per l’immissione in commercio, non possono definirsi medicinali. Rientrano nella casistica anche quei prodotti che svolgono un’attività farmacologica, ma che però non possono essere annoverati nella categoria dei medicinali. I parafarmaci, ad esempio, rientrano in quella tipologia di prodotti per il quale non è ammessa alcuna deduzione o detrazione d’imposta relativa all’Irpef. Lo stesso discorso vale per i prodotti fitoterapici, colliri, pomate colliri che non si possono equiparare ai medicinali, ma neanche alle spese sanitarie, per le quali è possibile portare a deduzione o a detrazione d’imposta, come prevede il TUIR (Testo unico delle imposte sui redditi) agli articoli 10, comma 1, lett. b) e 15, comma 1), lett. c).
Come si detraggono i prodotti fitoterapici nel 730?
Per portare a deduzione e, quindi, detrarre le spese sanitarie inerenti all’acquisto di prodotti fitoterapici bisogna essere in possesso di un documento che certifichi la spesa: tale documentazione può essere una fattura o uno scontrino fiscale, nel quale devono esserci determinate informazioni:
- natura del bene;
- la qualità e la quantità del prodotto;
- il codice fiscale del destinatario.
È possibile detrarre spese relative ai farmaci che superano la franchigia di euro 129,11. Se il contribuente, quindi, ha sostenuto spese di questa entità e rientrano tra quelle che sono ammesse per il rimborso Irpef del 19%, queste sono già indicate nel modello precompilato della dichiarazione dei redditi.
Il contribuente deve solo controllare di avere la documentazione necessaria e di verificare che i dati che sono stati precompilati dall’Agenzia delle Entrate siano corretti. In caso di errori, occorre modificarli e/o integrarli.
Per poter ottenere la detrazione dei prodotti fitoterapici, ad ogni modo, farà fede lo scontrino parlante, il quale permette di controllare l’entità di quanto sia ha diritto per il rimborso Irpef del 19%.