Gli organi di stato spesso propongono ai dipendenti che lavorano nel settore pubblico una forma di finanziamento, tra di essi ci sono quelli dell’INPS – gestione ex INPDAP e NoiPA. In questa guida approfondiremo le caratteristiche del Piccolo prestito NoiPa.
Che cos’è il piccolo prestito NoiPA
Il Piccolo Prestito NOIPA è una forma di prestito personale dedicata ai dipendenti pubblici statali italiani, inclusi insegnanti, amministrativi, militari e forze dell’ordine. Questo prestito è offerto dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) attraverso il suo portale NOIPA (Nuova Gestione Integrata del Personale).
Il Piccolo Prestito NOIPA permette di ottenere fino a 5.000 euro, con una durata di rimborso massima di 4 anni e una rata mensile non superiore al 20% dello stipendio netto del richiedente. Questo finanziamento è concesso senza alcuna garanzia, e la richiesta deve essere effettuata online sul sito NOIPA, tramite l’accesso con le proprie credenziali SPID.
È importante sottolineare che il Piccolo Prestito NOIPA è soggetto a tassi di interesse agevolati rispetto agli standard di mercato e può essere richiesto solo in specifiche situazioni come spese sostenute per l’istruzione, per le cure mediche, per la mobilità o per l’acquisto di beni di prima necessità.
Piccolo prestito NoiPa: le caratteristiche principali
Come dicevamo, tra le forme di finanziamento presenti sul mercato è possibile trovare anche il Piccolo prestito NoiPa, il quale consente di ottenere delle somme di denaro. Come dice il nome piccolo prestito, le somme erogate non saranno di una grande entità. Viene conferito con tempistiche minime e con un tasso di interesse agevolato. L’unico punto a suo sfavore è che non tutti possono richiederlo, solo determinate categorie vi hanno accesso.
Si tratta, infatti, di un self-service dedicato agli amministratori NoiPA, il quale consente di richiedere all’INPS dei prestiti aventi come importo una somma pari a una a più mensilità.
L’obiettivo del self-service è quello di semplificare la procedura di richiesta, gestione e monitoraggio del Piccolo prestito NoiPA. Con questa modalità si favoriscono:
- i tempi di lavorazione della domanda del prestito, che si riduce;
- la modulistica cartacea viene eliminata;
- i processi amministrativi sono automatizzati.
Con questo sistema l’amministrato può effettuare diverse operazioni:
- una o più simulazioni di richiesta di Piccolo prestito NoiPA, scegliendo l’importo della rata o del prestito, ma anche la durata del finanziamento. Può, quindi, visualizzare i dati concernenti la simulazione, la quale si può effettuare dal quinto cedibile presente sull’ultimo cedolino di stipendio e pubblicato sul portale;
- compilare e presentare la domanda di Piccolo prestito NoiPA. Nel modulo ci sono tutte le informazioni relative ai sistemi informativi dei servizi stipendiali;
- controllare lo stato di avanzamento della pratica e visualizzare l’esito della domanda.
L’accredito verrà effettuato sul proprio conto corrente e verrà applicata la trattenuta sul cedolino di stipendio.
Il servizio online sostituisce quello tradizionale. Con questa modalità sarà possibile effettuare operazioni in modo autonomo, usando il web e direttamente da casa propria, Questa funzionalità, infatti, permette agli utenti di compire queste azioni senza recarsi presso gli uffici INPS o presso la propria amministrazione.
Dopo che l’INPS ha approvato la richiesta, NoiPA avvierà in automatico le procedure di accredito, versando la cifra del prestito sul conto corrente del richiedente.
Il Piccolo prestito NoiPA rappresenta, quindi, un prestito a breve termine che si può rimborsare attraverso un piano di ammortamento che prevede rate costanti e trattenute. NoiPA trattiene entrambe, in modo automatico, direttamente dal cedolino stipendiale del dipendente.
Chi può richiederlo
Il Piccolo prestito NoiPA può essere richiesto da un dipendente che presta il proprio servizio presso Enti locali o Amministrazioni statali. Il richiedente, inoltre, per poter presentare la richiesta di questa tipologia di prestito deve essere iscritto alla Gestione credito o Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo credito) e versare un contributo pari allo 0.35%, mediante una trattenuta in busta paga.
Come richiedere il piccolo prestito NoiPA
Gli amministrati da NoiPA hanno un’area privata all’interno del loro portale, nella quale vi è il self-service Piccolo prestito. Tra le voci indicate nella pagina iniziale dell’area privata vi è quella di piccolo prestito. L’amministrato cliccando sulla voce del piccolo prestito sarà indirizzato alla pagina dove si potranno effettuare diverse operazioni, tra cui richiedere questa tipologia di finanziamento.
Per richiedere il Piccolo prestito NoiPA si può procedere in due modi:
- dalla sezione simulazione piccolo prestito si può cliccare sul link richiedi e si passerà in modo automatico alla fase di richiesta piccolo prestito. Arrivati a questo punto si potrà procedere con la richiesta effettiva del prestito;
- dalla pagina iniziale si può scegliere direttamente l’opzione richiesta piccolo prestito, senza passare dalla procedura della simulazione.
Una volta compilata la richiesta, occorre cliccare su avanti e utilizzare il proprio PIN identificativo per procedere con l’operazione. Questa opzione è richiesta qualora si acceda all’area privata tramite codice fiscale e password o SPID. Se, invece, viene utilizzata la CNS (Carta Nazionale dei Servizi), non occorre inserire il PIN.
Terminata la compilazione della domanda ed effettuati i vari passaggi, la richiesta del prestito viene inviata mediante il portale. Il sistema NoiPA nell’elaborare le informazioni ricevute, integra i dati giuridici del dipendente con quelli economici e li trasmette all’INPS – gestione ex INPDAP.
Il richiedente deve avere un conto corrente bancario e deve essere lo stesso usato da NoiPA per accreditare lo stipendio. Sullo stesso, inoltre, l’INPS erogherà il bonifico del prestito concesso, qualora il Piccolo prestito NoiPA venga accettato.Vi è una condizione necessaria e obbligatoria, l’amministrato dovrà indicare all’interno del portale NoiPA un indirizzo e-mail verificato.
Piccolo prestito NoiPA: le condizioni contrattuali e il tasso di interesse
L’amministrato può richiedere importi corrispondenti alla singola mensilità, ovvero 1, 2, 3 o 4 mensilità, che devono essere nette di stipendio. Il rimborso avviene per i prestiti:
- annuali in 12 rate;
- biennali in 24 rate;
- triennali in 36 rate;
- quadriennali in 48.
La cifra del prestito si può richiedere anche in doppia mensilità, ossia per ogni anno di ammortamento le mensilità nette di stipendio sono due. Le mensilità che si possono richiedere sono massimo 8, da restituire in 48 mesi: l’amministrato non deve avere altre trattenute stipendiali.
Il tasso di interesse nominale annuo applicato all’importo del prestito erogato è pari al 4,25%, di un’aliquota dello 0,50%, che serve per recuperare le spese di amministrazione e quelle relative a un premio fondo rischi, il quale si applica sulla durata del prestito e per fasce di età.
La procedura per il personale con un contratto a tempo determinato è diversa. Coloro che hanno questa tipologia contrattuale possono richiedere il prestito per un periodo differente, ovvero per il periodo restante fino al termine del contratto di lavoro.
Quanto tempo è necessario per ottenere il prestito?
I tempi di erogazione del Piccolo prestito NoiPA possono variare a seconda delle tempistiche di lavorazione della pratica, la quale viene aperta da parte dell’INPS – gestione ex INPDAP. Il tempo medio per ottenere l’erogazione del prestito è compreso fra i 45 giorni ed i 60 giorni.
Cosa vuol dire se il prestito è in lavorazione?
Quando il prestito è in lavorazione significa che la richiesta è stata inviata e registrata, ma deve essere ancora trasmessa al sistema NoiPA o al sistema INPS – gestione ex INPDAP. Può anche essere stata comunicata al sistema NoiPA, ma non è ancora avvenuta la prenotazione della ritenuta.
Come si effettua l’estinzione?
Se il dipendente vuole estinguere il contratto del Piccolo prestito NoiPa in via anticipata, deve rivolgersi direttamente all’INPS. L’ente, che ha in carico la lavorazione della pratica, provvederà a estinguere il debito residuo, mediante l’apposita funzionalità presente all’interno del portale INPS.