Sicuramente, durante una piacevole chiacchierata tra colleghi, ti sarà capitato ogni tanto di sentire parlare dei prestiti INPS. Se hai pensato di richiederne uno, ma l’idea di leggere pagine e pagine di regolamenti ti annoia, questo è l’articolo che fa per te.
Mettiti comodo e in pochi minuti saprai esattamente tutto quello che bisogna fare per richiedere un prestito INPS, quali poter richiedere e che documenti presentare.
Dal 1° maggio 2020 è entrato in vigore il nuovo Regolamento per l’erogazione dei prestiti INPS. Con l’adozione di tale normativa sono state disposte misure dirette a semplificare l’accesso al credito e aumentare gli importi concedibili.
Vediamo quindi insieme di cosa si tratta.
Cosa sono i prestiti INPS
Come suggerisce anche il nome, si tratta semplicemente di prestiti a tasso agevolato erogati dall’INPS o da istituti di credito convenzionati. Se vuoi rivolgerti ad un ente specifico, ecco il link con l’elenco delle banche e degli Istituti finanziari che hanno aderito alla convenzione con l’INPS.
La caratteristica principale di questi prestiti è che offrono dei tassi di interesse molto bassi. In generale il TAEG non supera mai il 5%. Per quanto riguarda il piano di rimborso, di solito la durata del finanziamento può variare da 24 a 120 mesi (da due a dieci anni).
Chi può richiedere prestiti INPS
I soggetti che possono fare domanda per i prestiti INPS sono:
- I dipendenti del Gruppo Poste Italiane S.p.a.
- Gli insegnanti e i direttori scolastici a tempo indeterminato delle scuole statali primarie o della scuola dell’infanzia, che siano al momento della richiesta in servizio o a riposo da massimo due anni (iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale).
- Tutti i dipendenti pubblici e i pensionati che sono iscritti alla Gestione unitaria
Se sei un pensionato, abbiamo scritto un articolo appositamente dedicato alla tua situazione che puoi trovare al link Come ottenere e richiedere i prestiti INPS per pensionati: Guida completa.
Tipologie di prestiti INPS per dipendenti pubblici
La concessione dei finanziamenti varia a seconda del fondo o della gestione di appartenenza. I prestiti INPS sono:
- Piccoli prestiti Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Sono concessi ai dipendenti pubblici e pensionati iscritti. Si tratta di prestiti a breve termine erogati dall’INPS per coprire qualunque necessità.
- Piccoli prestiti Gestione Fondo Credito Poste Italiane. Le caratteristiche del finanziamento sono uguali al precedente. La differenza è che questi sono rivolti al personale di Poste Italiane S.p.A. in attività di servizio iscritto alla Gestione Credito ex IPOST.
- Piccoli prestiti Gestione Assistenza Magistrale. Sono somme concesse agli insegnanti e ai direttori scolastici a tempo indeterminato delle scuole statali primarie e dell’infanzia in servizio, solo a determinate condizioni e per specifiche motivazioni.
- Prestiti pluriennali diretti Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Sono concessi, per specifiche esigenze personali o familiari. Li possono richiedere i dipendenti pubblici con servizio utile a pensione e iscrizione al fondo da almeno quattro anni o a iscritti pensionati ex dipendenti pubblici.
- Prestiti Pluriennali diretti Gestione Fondo Credito Poste Italiane. Le caratteristiche del finanziamento sono uguali al precedente. La differenza è che questi sono rivolti al personale di Poste Italiane S.p.A. in attività di servizio iscritto alla Gestione Credito ex IPOST.
- Prestiti pluriennali garantiti Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. È erogato da società finanziarie e istituti di credito autorizzati. È rivolto agli iscritti da almeno quattro anni alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali ed è garantito dall’INPS contro eventuali rischi di decesso, cessazione dal servizio o riduzione dello stipendio.
- Prestiti in forma di anticipazione Vecchi Fondi Mutualità e Nuovo Fondo. Sono concessi dall’INPS in base alle disponibilità finanziarie per motivi di salute, la nascita di un figlio o un lutto. Gli iscritti devono risultare privi di provvedimenti per dimissioni, decadenza o disciplinari.
Piccoli prestiti INPS
Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e Gestione Fondo Credito Poste Italiane
Si tratta di prestiti a breve termine di piccola entità concessi per qualsiasi esigenza familiare. Sono rivolti a:
- I dipendenti pubblici e i pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito)
- Il personale di Poste Italiane S.p.A. in attività di servizio iscritto alla Gestione Fondo Credito ex IPOST
Le somme possono essere erogate nei limiti delle disponibilità finanziarie previste annualmente nel bilancio dell’Istituto. Il rimborso del debito avviene tramite rate costanti trattenute direttamente sullo stipendio o sulla pensione.
Per conoscere l’importo del prestito erogabile è possibile consultare il servizio online di simulazione calcolo piccoli prestiti e prestiti pluriennali.
Esclusione
Per ottenere piccoli prestiti, l’INPS prevede una serie di requisiti essenziali applicabili ai dipendenti pubblici. Questi devono:
- Vantare almeno un anno di servizio continuativo utile a pensione;
- essere provvisti di retribuzione fissa e continuativa per l’intera durata del contratto;
- essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato oppure di un contratto di lavoro a tempo determinato non inferiore a tre anni che permetta la concessione del prestito con durata estinguibile nell’arco di vigenza del contratto di lavoro.
Inoltre:
- I dipendenti pubblici con contratto a tempo determinato non inferiore a tre anni possono richiedere il piccolo prestito solo per la durata degli anni mancanti alla scadenza del contratto di lavoro.
- Gli iscritti alla Gestione Fondo Credito ex IPOST non possono ottenere prestiti la cui durata a scadenza superi la data di collocamento a riposo.
Come funziona
Sull’importo lordo della prestazione gravano:
- un tasso di interesse nominale annuo in relazione alla Gestione di appartenenza del richiedente
- un’aliquota per spese di amministrazione dello 0,5%;
- un premio fondo rischi applicato per fasce di età alla scadenza e di durata del prestito.
Per quanto riguarda la somma ottenibile, possono essere richiesti importi pari a una, due, tre o quattro mensilità nette di stipendio o di pensione. Questi sono rimborsabili rispettivamente in 12 rate (prestiti annuali), 24 rate (prestiti biennali), 36 rate (prestiti triennali) o 48 rate (prestiti quadriennali).
I piccoli prestiti annuali, biennali, triennali e quadriennali si possono richiedere anche in doppia mensilità fino a otto mensilità da restituire in 48 mesi. Ciò sarà possibile solo se il richiedente è privo di altre trattenute in corso sullo stipendio o pensione.
Nel caso di iscritto in attività di servizio alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, se il debitore passa alle dipendenze di un’altra amministrazione pubblica, per la prosecuzione della ritenuta mensile l’ufficio che provvede alle ritenute comunicherà alla nuova amministrazione i dati del prestito, il conto delle ritenute eseguite e dei versamenti effettuati all’INPS.
Inoltre, è importante sottolineare che il decesso del beneficiario del prestito estingue ogni obbligazione. L’INPS non procede nei confronti degli eredi per il debito rimanente.
Per la domanda online puoi seguire quanto illustrato all’interno del Manuale utente per piccolo prestito utente iscritto e pensionato. Più avanti spiegheremo passaggio per passaggio tutto il procedimento online.
Documenti necessari
In fase di presentazione della domanda, per tutte le Gestioni, attraverso il servizio dedicato, sarà necessario allegare la seguente documentazione:
- Ultimo cedolino di stipendio o cedolino della pensione in caso di richiedente pensionato e, solo nel caso di iscritti al Fondo Credito ex IPOST, anche il certificato stipendiale rilasciato da Poste Italiane S.p.A. o società collegate;
- Dichiarazione sostitutiva di atto notorio del richiedente che attesti la conformità e l’originalità dei documenti inviati in allegato alla domanda. Sarà possibile rendere tale dichiarazione direttamente tramite la procedura per la richiesta del prestito senza dover allegare ulteriore documentazione);
- Copia di un documento di identità in corso di validità.
Il certificato stipendiale sarà scaricabile dall’Area riservata del richiedente entro poche ore dalla richiesta previo ricevimento di specifico messaggio di avvenuta elaborazione del documento. Questo dovrà essere, quindi, allegato nel corso della presentazione on line della domanda di prestito.
Gestione Assistenza Magistrale (Prestito Small)
Consiste nell’erogazione di piccole somme il cui importo non può eccedere quello di due mensilità nette dello stipendio in godimento. Il prestito è concesso nei limiti delle disponibilità finanziarie previste annualmente nel bilancio dell’Istituto.
Il finanziamento può essere richiesto per soddisfare qualsiasi tipo di esigenza familiare del richiedente. Per fare domanda quindi non è necessario documentare alcuna motivazione specifica.
Esclusione
Possono richiederli tutti gli iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale ex ENAM che non abbiano già in corso un piccolo prestito erogato dalla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
In particolare, tali prestiti possono essere richiesti da:
- Gli insegnanti e i dirigenti scolastici con contratto a tempo indeterminato, in servizio presso scuole primaria e dell’infanzia statali
- Gli insegnanti a tempo determinato delle scuole primarie e delle scuole dell’infanzia statali, gli insegnanti di religione, quelli delle scuole primarie parificate, nonché i dirigenti scolastici e gli insegnanti delle scuole dell’infanzia gestiste dai Comuni o da Enti morali. Questi devono essere iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale ex ENAM ed avere almeno cinque anni continuativi di contribuzione.
Come funziona
L’importo del prestito non può superare due mensilità nette dello stipendio attuale, comprensive degli assegni continuativi e fissi, escluse le voci variabili. Il piano di ammortamento prevede il rimborso in
- 12 rate mensili consecutive (se la somma del prestito è pari a una mensilità stipendiale netta)
- 24 rate mensili consecutive (se la somma del prestito è pari a due mensilità stipendiali nette).
Sull’importo lordo della prestazione gravano:
- un tasso di interesse nominale annuo dell’1,50%;
- un’aliquota per spese di amministrazione dello 0,5%;
- un premio Fondo Rischi applicato per fasce di età alla scadenza e di durata del prestito, secondo la tabella allegata all’ultima pagina del regolamento prestiti.
Documenti necessari
Alla domanda è necessario allegare:
- L’ultimo cedolino di stipendio;
- La dichiarazione sostitutiva di atto notorio del richiedente che attesti la conformità e l’originalità dei documenti inviati in allegato alla domanda (sarà possibile rendere tale dichiarazione direttamente tramite la procedura di domanda senza dover allegare ulteriore documentazione);
- La copia di un documento di identità in corso di validità.
Prestito Pluriennale INPS
Prestito pluriennale diretto Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e Gestione Fondo Credito Poste Italiane
Puoi richiedere un prestito pluriennale solo per affrontare documentate necessità personali e/o familiari, riportate nelle motivazioni di cui all’elenco allegato al Manuale utente per prestito pluriennale utente iscritto e pensionato (paragrafo 2.3 DOCUMENTAZIONE RICHIESTA IN SEDE DI INOLTRO DELLA DOMANDA (ALLEGATI).
Esclusione
Possono richiedere presti pluriennali i dipendenti pubblici che:
- Vantano quattro anni di anzianità di servizio utile ai fini pensionistici e quattro anni di contribuzione alla gestione di riferimento;
- Sono in attività di servizio con retribuzione fissa e continuativa all’atto di presentazione della domanda;
- Sono titolari all’atto della domanda di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o di un contratto di lavoro a tempo determinato non inferiore a tre anni.
Come funziona
Il prestito può avere durata quinquennale, da restituire in 60 rate mensili, o decennale da restituire in 120 rate mensili. Sull’importo lordo del prestito gravano le stesse condizioni previste per i piccoli prestiti,
La prima rata di ammortamento viene trattenuta a partire dal secondo mese successivo a quello di erogazione della somma. La restituzione avviene con rate mensili costanti trattenute in busta paga. Queste non possono mai superare un quinto dello stipendio o della pensione.
Anche qui Il decesso del beneficiario del prestito estingue ogni obbligazione. L’INPS non procede nei confronti degli eredi per il debito rimanente.
Documenti necessari
I documenti sono gli stessi richiesti per i piccoli prestiti. Tuttavia, a questi bisognerà allegare anche:
- Un certificato medico redatto sull’apposito modulo AC070 per uso cessione del quinto che attesti la sana costituzione fisica del richiedente del prestito
- La documentazione comprovante la richiesta di prestito sulla base dei termini e delle modalità indicate per ciascuna motivazione. Per visionare la descrizione, le condizioni e la documentazione da allegare per ciascuna motivazione, si rimanda all’allegato del Regolamento.
- L’autocertificazione dello stato di famiglia.
Il prestito può avere durata quinquennale, da restituire in 60 rate mensili, o decennale da restituire in 120 rate mensili. La restituzione avviene con rate mensili costanti trattenute in busta paga. Queste non possono superare un quinto dello stipendio o della pensione.
Prestito pluriennale garantito Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali
I prestiti garantiti dall’INPS sono erogati da società finanziarie e istituti di credito autorizzati e coprono gli eventuali rischi di:
- Decesso dell’iscritto prima che sia estinta la cessione;
- Cessazione del servizio senza diritto a pensione;
- Riduzione dello stipendio del cedente.
Possono essere richiesti da tutti i dipendenti iscritti alla Gestione Unitaria per le prestazioni creditizie e sociali in attività di servizio. Il piano di rimborso avviene tramite trattenute mensili sullo stipendio fino al quinto della retribuzione mensile al netto delle ritenute fiscali.
Esclusione
Per questa particolare categoria di finanziamento l’INPS prevede tre requisiti essenziali. Il richiedente deve:
- Essere in attività di servizio a tempo indeterminato all’atto della domanda
- Con almeno quattro anni di servizio effettivo nel rapporto di impiego utili a pensione (due se invalidi, mutilati di guerra o decorati al valor militare)
- Avere quattro anni di versamento contributivo al Fondo Credito della Gestione Unitaria per le prestazioni creditizie e sociali.
Come funziona
Il prestito può avere durata quinquennale, da restituire in 60 rate mensili, o decennale, da restituire in 120 rate mensili. Sull’importo lordo della concessione gravano:
- Gli interessi e le spese di amministrazione degli istituti di credito in questione
- Un’aliquota dello 0,50% per spese di amministrazione dell’INPS
- Un premio compensativo all’INPS per il rischio di insolvenza, dell’1,5% per i prestiti quinquennali e del 3% per i prestiti decennali
- La misura del premio compensativo viene aumentata rispettivamente al 2% per il prestito quinquennale e al 4% per il prestito decennale qualora la durata del prestito abbia scadenza oltre il 65° anno di età del richiedente.
Le quote di stipendio trattenute dall’amministrazione devono essere versate all’Istituto finanziario entro il 10 del mese successivo a quello di riferimento. Inoltre, le quote di stipendio non versate producono interessi per l’Istituto cessionario, allo stesso tasso di accordo del prestito.
Come fare domanda
L’iscritto deve presentare domanda all’amministrazione di appartenenza, utilizzando il modello fornito dall’INPS. In allegato, bisognerà presentare anche un certificato medico di sana costituzione fisica. Tale documento dovrà essere rilasciato non oltre 45 giorni prima della presentazione della domanda.
La domanda, compilata dall’amministrazione di appartenenza e completa della dichiarazione dimostrativa dello stipendio, può essere poi trasmessa all’istituto di credito.
Dopo aver compilato la proposta di contratto riportata sul modello, l’istituto la restituisce di nuovo all’amministrazione di appartenenza. Quest’ultima la invia infine alla sede INPS territoriale competente, che accerta la regolarità degli atti acquisiti prima di concedere la garanzia.
Prestito in forma di anticipazione Vecchi Fondi Mutualità e Nuovo Fondo
Possono fare domanda per il prestito in forma di anticipazione tutti gli iscritti (lavoratori o pensionati) che non abbiano in corso provvedimenti disciplinari o provvedimenti per dimissioni o decadenza.
Gli iscritti al Nuovo Fondo possono richiedere il prestito per:
- Ricovero in clinica privata;
- Spese sostenute per malattia cronica;
- Protesi dentarie;
- Apparecchi ortodontici, auricolari, protesi ortopediche;
- Protesi per arti;
- Acquisto occhiali e lenti a contatto;
- Spese funerarie per coniuge o familiare a carico;
- Spese per malattia grave dell’iscritto o del coniuge o di un familiare a carico;
- Visite specialistiche;
- Prestazioni odontoiatriche (chirurgia conservativa, endodonzia, ecc.);
- Fisioterapia e riabilitazione a seguito di infortunio;
- Oculistica (interventi chirurgici, indagini diagnostiche, ecc.);
- Nascita figlio.
Gli iscritti transitati dai Vecchi Fondi Mutualità al Nuovo Fondo Mutualità possono continuare a chiedere un prestito senza dover indicare una motivazione per la quale viene richiesto, come disciplinato dallo Statuto dei Fondi Riposo e Vita.
Come funziona
L’iscritto estingue il debito in un numero di rate mensili concordato con l’ente di riferimento. L’iscritto al Nuovo Fondo può chiedere un’anticipazione di importo lordo massimo pari al 75% del capitale sottoscritto.
Nella rata mensile viene calcolato, oltre al tasso d’interesse, una quota per il Fondo di Garanzia che è pari allo 0,3% per i dipendenti e pari allo 0,45% per i pensionati, con un TAEG complessivo del 5%.
Ovviamente,per richiedere tale forma di finanziamento è necessario essere iscritti al Nuovo Fondo Mutualità o ai Vecchi Fondi Mutualità.
Come fare domanda
Gli iscritti hanno a disposizione dei modelli specifici per fare domanda di:
- Anticipazione su Nuovo Fondo;
- Conto estintivo dell’anticipazione su Nuovo Fondo;
- Anticipazione Vecchi Fondi di Mutualità;
- Conto estintivo dell’anticipazione sui Vecchi Fondi.
La domanda, cui deve essere allegata la fotocopia del certificato stipendiale e di un documento d’identità in corso di validità, può essere inviata a mezzo posta al seguente indirizzo:
INPS – Direzione centrale Credito, welfare e strutture sociali – Area Prestazioni Creditizie
Viale Aldo Ballarin 42, 00142 – Roma
In alternativa, la domanda può essere presentata utilizzando l’indirizzo di posta certificata: [email protected].
Domanda online
La procedura online che stiamo per spiegare si applica sia ai piccoli prestiti (anche quelli per insegnanti) sia ai prestiti pluriennali (diretti e garantiti). Per inoltrare la domanda direttamente sul portale online dell’INPS dovrai eseguire 5 passaggi:
- Attivazione preliminare della domanda. L’utente, accedendo al Portale INPS, genera un codice di sicurezza. Questo deve essere comunicato alla propria amministrazione di appartenenza secondo le modalità previste da essa e non tramite il portale INPS. Successivamente l’amministrazione provvederà all’attivazione della domanda, e a partire da questo momento l’iscritto potrà procedere al completamento e all’invio della richiesta.
- Attivazione della domanda. Seconda fase in cui l’utente può procedere con l’invio ad INPS della Richiesta preliminare.
- Arricchimento in corso Terza fase in cu i INPS procede con una preistruttoria della richiesta, in cui l’utente potrà solo visualizzare la Richiesta preliminare già inserita.
- Completamento della domanda. Fase in cui, previa comunicazione INPS (tramite sms o e-mail), l’utente può procedere con il completamento e protocollazione della domanda. Dopo aver effettuato l’invio della richiesta, verrà restituito il documento protocollato in formato pdf pertanto non sarà più modificabile
- Domanda inviata e protocollata. Ultima fase in cui l’utente può solo visualizzare la Domanda Protocollata (pdf non più modificabile).
Fase 1 – Attivazione preliminare della domanda
In questa fase l’utente deve presentare preliminarmente la richiesta di attivazione della prestazione. Accedendo al servizio tramite il Portale INPS, apparirà una schermata con su scritto “Contatta Amministrazione”.
Cliccando qui apparirà quindi un messaggio informativo in cui si è invitati a generare un co dice di sicurezza da comunicare all’Amministrazione di appartenenza per far attivare la domanda. A questo punto dovrai selezionare “Genera Codice Sicurezza” e nel box comparirà il numero da comunicare all’Amministrazione.
Come già detto, la comunicazione dovrà poi avvenire privatamente e non sul portale INPS.
Fase 2 – Attivazione della domanda
L’utente visualizza il menù “Prestazioni erogabili” all’interno del quale potrà selezionare la voce “Prestiti Pluriennali” (o “Piccoli Prestiti” o “Prestiti Small”). Cliccando su “Attiva Prestazione”, la funzionalità consente all’ iscritto di inoltrare la richiesta preliminare attraverso un percorso guidato.
A questo punto dovrai procedere con l’inserimento dei dati, molti dei quali saranno già precaricati dal sistema dell’INPS. La procedura prevede:
- Dati generali (intestatario, residenza, recapito, ecc.)
- Dati amministrazione (sede di lavoro, tipo di contratto, dichiarazione dell’amministrazione)
- Trattamento economico (stipendio, trattenute fiscali, codice fiscale, progressivo INPS, altre indennità, quinto cedibile, ecc.)
- Allegati amministrazione (gli allegati presenti nella sezione “Lista Allegati” non sono modificabili poiché inseriti dalla propria amministrazione di appartenenza).
- Dati prestito (importo richiesto, motivazione nel caso di prestiti pluriennali, numero rate)
- Riepilogo. Se l’utente ritiene esaustivo il Riepilogo può cliccare il tasto “Invia domanda”, altrimenti selezionare il tasto “Indietro”.
Inviando la domanda, essa entrerà in fase di arricchimento ed entro 48 ore l’utente riceverà una notifica (via SMS o via e-mail a i recapiti indicati nell’Area riservata INPS). A questo punto si potrà procedere con il completamento della domanda e la sua protocollazione.
Fase 3 – Arricchimento in corso
In questa fase l’INPS procede con una preistruttoria della richiesta. Pertanto, l’utente potrà solo visualizzare la Richiesta preliminare già inserita.
Nel menù iniziale delle prestazioni erogabili verrà segnalato lo stato “Arricchimento in corso ” nel quale si avrà la possibilità di visualizzare la domanda inviata cliccando sul testo “Visualizza Domanda”.
Fase 4 – Completamento della domanda
La funzionalità “Completa Domanda” è accessibile solo previa notifica al richiedente da parte dell’INPS, che lo invita a collegarsi alla sua area riservata tramite SMS o e-mail.
Da quel momento l’utente può avviare il processo di completamento. Si passa così all’ultima fase.
Fase 5 – Domanda inviata e protocollata
Le sezioni da completare sono:
- Dati Generali (non modificabili)
- Amministrazione (dati non modificabili)
- Dati Prestito (non modificabili)
- Motivazione. L’utente visualizza la composizione del nucleo familiare de i membri certificati sui sistemi INPS. È inoltre possibile inserire uno o più componenti mediante il pulsante “Aggiungi Componente”. Dovrai infine inserire il codice IBAN e l’Intestazione Conto Corrente.
- Dichiarazioni. In cui si deve accettare tutte le dichiarazioni apponendo un flag nei relativi campi.
- Controlli. La schermata mostra l’esito dei controlli preliminari effettuati sui requisiti soggettivi richiesti per l’accesso alla prestazione.
- Allegati. La sezione consente di visualizzare la lista dei documenti da allegare, alcuni dei quali potranno essere facoltativi.
- Riepilogo. Se l’utente ritiene esaustivo il riepilogo della domanda può cliccare sul pulsante “ Invia e Protocolla Domanda”. Cliccando sul pulsante “Chiudi” l’utente verrà reindirizzato sul menù iniziale delle prestazioni attivabili, dove verrà visualizzata la scritta “Visualizza Domanda Protocollata” . A questo punto, sul menu iniziale delle prestazioni attivabili avrai la possibilità di scaricare il PDF della relativa richiesta. Per le comunicazioni successive, il sistema segnalerà la presenza di notifiche da leggere nel suddetto menu relative all’eventuale accettazione della pratica.
Le schermate vengono visualizzate in sequenza ma il completamento non deve necessariamente rispettare tale ordine, infatti il sistema permette di accedere alla sezione successiva anche se la precedente non sia stata compilata interamente.
Ogni sezione sarà contraddistinta da un’icona che rappresenta lo stato di completamento. La spunta verde indica che la domanda è stata completata correttamente, mentre il pallino rosso con crocetta bianca vuol dire domanda non completata e/o errore nella compilazione.