Detrazioni del lavoro dipendente: la guida completa

lavoratore dipendente in fabbrica
Un lavoratore dipendente in fabbrica

Le detrazioni del lavoro dipendente sono state introdotte da varie leggi di bilancio, permettendo di ridurre la pressione fiscale sui lavoratori (dipendenti e non). Basti pensare al bonus Renzi, il quale ha erogato prima € 80 e poi € 100 in busta paga ad alcune categorie di lavoratori, e ora è stato confermato per le persone che presentano un basso reddito.

L’anno di svolta è stato il 2022, in quanto ci sono stati dei nuovi adeguamenti per le detrazioni di imposta per il lavoro dipendente, i quali consentono un miglioramento dei guadagni in busta paga

Cosa sono le detrazioni per i dipendenti?

Le detrazioni per i dipendenti sono delle detrazioni fiscali all’interno della busta paga, le quali consentono di abbattere la tassazione IRPEF e, quindi, di disporre di una somma maggiore a fine mese. È una sorta di bonus per il lavoro, che viene messo a disposizione dei dipendenti.

Tra gli obiettivi dell’introduzione delle detrazioni del lavoro dipendente vi è quello di agevolare chi percepisce un reddito basso. Attraverso le detrazioni fiscali, infatti, potranno usufruire di una minore pressione fiscale.

Questo è un sistema proporzionale e tale rimarrà. Cosa significa? Non verrà applicato al di sopra di un certo limite di reddito da lavoro dipendente e la detrazione sarà minore man mano che ci si avvicina alla soglia massima. Questo avviene per rispettare principio di progressività dell’imposta.

Cosa cambia nella detrazioni per i dipendenti nel 2023?

La legge n. 197 del 29/12/2022, ovvero la nuova legge di bilancio 2023, aumenta il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori che presentano redditi più bassi. Il cosiddetto Aiuti bis, il decreto legge n.115 del 2022, aveva previsto un taglio dei contributi previdenziali per i lavoratori dipendenti del 1,2% per i redditi fino a € 35 mila lordi.

Questa misura affiancava quella relativa al taglio dei contributi già in essere a partire da gennaio per gli stessi beneficiati e valutata nello 0,8%, come da legge n. 234 del 2021.

Le misure presenti nella prima bozza del testo sono state considerate troppo deboli e, quindi, il Governo Meloni ha cercato di accontentare i critici con l’introduzione di un nuovo sconto contributivo. Quest’ultimo sarà pari all’1% e si applicherà ai redditi fino a € 25mila annui lordi.

La versione definitiva prevede, quindi, la percentuale di sconto del 3% relativa alla soglia di accesso maggiore, fissata a € 1.923 mensili (€ 25mila annui).

Viene confermato il taglio del 2% relativi ai contributi dovuti sulle retribuzioni fino a € 35mila annui ( misura in vigore dalla seconda parte del 2022 per i redditi mensili pari a € 2.692).

Gli importi mensili, in entrambi i casi, vanno considerati con la maggiorazione del rateo di tredicesima erogata nel mese di dicembre.

Come calcolare le detrazioni per i dipendenti

Le detrazioni per i dipendenti devono essere riproporzionate in base al numero dei giorni del rapporto lavorativo.

L’importo deve essere diviso per 365 e moltiplicato per il numero di giorni di durata del rapporto. Nei giorni devono essere compresi anche sabati e domeniche.

L’IRPEF nel 2023, come è giù avvenuto nel 2022, avrà quattro aliquote e i relativi scaglioni di reddito:

  • 23% fino a € 15.000;
  • 25% tra € 15.001 e € 28.000;
  • 35% € 28.001 e € 50.000;
  • 43% oltre € 50.001.

Con un reddito pari a € 15.000 si dovrà corrispondere una tassazione paria a € 3.450.

Fino a € 8.174, inoltre, non si dovranno pagare le tasse. È prevista, infatti, la cosiddetta no tax area: i redditi fino alla soglia indicata non devono pagare l’imposta, in quanto non è dovuta.

Quali sono i diversi tipi di detrazioni per i dipendenti?

I diversi tipi di detrazioni per i dipendenti si suddividono in base al reddito.

  • Per chi possiede un redditto inferiore o uguale a € 15.000, ha diritto a una detrazione massima di € 1880. Non deve comunque mai essere minore a € 690. In caso di contratto a tempo determinato, inoltre, non può essere inferiore a € 1380. L’importo corretto è determinato dai giorni lavorati;
  • Per i redditi fra € 15.000 e € 28.000, occorre calcolare la differenza tra € 28.000 e il reddito percepito effettivamente. Il totale deve essere diviso per 13.000 e, successivamente moltiplicato per 1190. Il risultato ottenuto deve essere sommato a 1910;
  • Per chi ha un reddito compreso tra i € 25.000 e i € 35,000 può beneficiare di un ulteriore detrazione, pari a € 65,00;
  • I redditi fra € 28.000 e € 50.000 devono prima calcolare la differenza tra € 28.000 e il reddito percepito. L’importo ottenuto deve essere diviso per 22.000. Il risultato deve essere moltiplicato per 1910;
  • Per i redditi superiore a € 50.000, non sono previste alcune detrazioni aggiuntive.

L’imposta sul reddito delle persone fisiche deve essere applicata sul reddito netto del lavoratore dipendente; bisogna, quindi, tenere conto degli oneri deducibili: essi riducono il reddito complessivo.

Per questa tipologia di detrazione, inoltre, devono essere prese in considerazione anche quelle per i figli e familiari a carico; le spese effettuate per la salute, l’istruzione o per pagare il mutuo della propria abitazione e i crediti d’imposta.

Quando si effettua il calcolo delle detrazioni, sono presi in considerazione i giorni che sono stati lavorati effettivamente dal dipendente. In questi rientrano i giorni non lavorativi, ma devono essere retribuiti. Fanno parte di questa categoria le ferie, i permessi e i riposi. Le assenze non retribuite, di conseguenza, non concorrono ai fini della retribuzione del lavoratore dipendente.

Consigli per sfruttare al meglio le detrazioni nel 2023

Ecco i nostri consigli per aiutarti a sfruttare al meglio le detrazioni da lavoro dipendente, e ottenere un risparmio fiscale interessante. Tieni conto che le detrazioni fiscali sono uno strumento importante per ridurre l’imposta sul reddito, ma è essenziale conoscerne bene le regole e le limitazioni, per evitare errori che potrebbero portare a sanzioni fiscali.

  1. Tieni traccia delle spese deducibili: le spese mediche, ad esempio, possono essere detratte dall’IRPEF. Anche le spese per l’acquisto di libri o abbonamenti a riviste specializzate possono essere detratte. Fai attenzione a conservare tutte le fatture e i documenti relativi a queste spese.
  2. Sfrutta il bonus mobili e ristrutturazioni: se hai intenzione di ristrutturare casa o acquistare mobili, puoi beneficiare del bonus fiscale del 50% sulle spese sostenute. In questo modo puoi ottenere un risparmio fiscale interessante.
  3. Scegli il metodo di pagamento giusto: le detrazioni fiscali sono legate al metodo di pagamento che utilizzi. Ad esempio, se vuoi beneficiare del bonus fiscale del 50% per le ristrutturazioni, devi effettuare il pagamento tramite bonifico bancario o postale. Assicurati di conoscere bene le regole relative al metodo di pagamento per ciascuna detrazione.
  4. Controlla sempre la scadenza delle detrazioni: molte detrazioni fiscali hanno una scadenza temporale. Ad esempio, il bonus fiscale per le ristrutturazioni è valido fino al 31 dicembre 2023. Assicurati di conoscere le date di scadenza delle detrazioni che ti interessano per non perdere l’opportunità di beneficiarne.
  5. Chiedi sempre l’aiuto a un professionista: se hai dubbi o incertezze su come sfruttare al meglio le detrazioni da lavoro dipendente, puoi rivolgerti a un commercialista o un esperto fiscale. Questi professionisti possono aiutarti a individuare le detrazioni più interessanti per te, e a compilare correttamente la dichiarazione dei redditi.

Come utilizzare Excel per calcolare le detrazioni per i dipendenti

Per avere l’ammontare corretto dei contributi da versare ai propri dipendenti, occorre avere un modello per il calcolo delle detrazioni da lavoro dipendente aggiornato.

Per calcolare le detrazioni IRPEF bisogna seguire diversi passaggi. Vediamo come.

Si può usare il modello Excel per effettuare delle simulazioni. Si prendono due fogli di calcolo distinti. Nel primo si inseriscono tutti i parametri, nel secondo le regole che il programma deve seguire.

I parametri che devono essere inseriti comprendono: la retribuzione lorda, i figli a carico, i familiari a carico, le mensilità percepite, i giorni lavorati, le aliquote IRPEF aggiornate al 2023, gli scaglioni di reddito, le detrazioni da lavoro dipendente, la percentuale di aliquota a carico del lavoratore e quella a carico del datore di lavoro.

Questi parametri vanno a formare l’IRPEF lorda. Per ottenere il netto dell’aliquota è necessario sottrarre tutte le detrazioni applicabili, come i familiari a carico. Dopo questa operazione bisogna scomputare i crediti di imposta, le ritenute alla fonte e i versamenti.

Dopo che sono stati inseriti tutti i parametri e le formule, il programma calcolerà in automatico l’ammontare delle detrazioni da lavoro dipendente.

Strategie per gestire le detrazioni per i dipendenti

Ottimizzare e gestire al meglio la propria finanza non è mai semplice e alla portata di tutti, soprattutto quando si tratta di detrazioni fiscali per i dipendenti. Tuttavia, con pochi accorgimenti, è davvero possibile gestire al meglio le detrazioni a cui si ha diritto, e ottimizzare la propria situazione fiscale.

In relazione a questo vogliamo fornire alcune piccole strategie per gestire al meglio le detrazioni per i lavoratori subordinati, come l’organizzazione delle spese, la valutazione delle detrazioni più convenienti, la pianificazione dei pagamenti e la conoscenza delle regole fiscali.

Ricordiamo che la migliroe strategia è sempre quella di rivolgersi a un commercialista, per avere un supporto efficiente e aggiornato nell’ottimizzazione della situazione fiscale.

Detto questo, ecco alcune strategie per gestire al meglio le detrazioni per i dipendenti:

  1. Organizza le tue spese: una buona gestione delle spese è fondamentale per sfruttare al meglio le detrazioni fiscali. Ad esempio, puoi utilizzare un software di contabilità o una semplice tabella Excel per tenere traccia delle spese che hai sostenuto e che puoi detrarre. In questo modo, avrai una visione chiara delle spese effettuate e potrai ottimizzare la gestione delle detrazioni.
  2. Valuta le detrazioni più convenienti: esistono molte detrazioni fiscali a disposizione dei dipendenti, ma non tutte sono ugualmente convenienti. Valuta attentamente le detrazioni a cui hai diritto e scegli quelle più vantaggiose per la tua situazione fiscale.
  3. Pianifica le spese: se hai intenzione di sostenere delle spese che possono essere detratte dall’IRPEF, pianifica con attenzione il momento in cui le effettuerai. Ad esempio, se hai intenzione di acquistare un nuovo computer per lavoro, valuta se può essere conveniente farlo entro la fine dell’anno fiscale, in modo da poter usufruire della detrazione già nell’anno in corso.
  4. Impara bene le regole fiscali: le regole fiscali cambiano frequentemente, quindi è importante essere sempre aggiornati sulle ultime novità. Ad esempio, nel 2023 sono state introdotte alcune novità sulle detrazioni fiscali per i dipendenti, come l’aumento del bonus verde e l’introduzione del bonus gas.
  5. Fai attenzione ai limiti di reddito: alcune detrazioni fiscali sono soggette a limiti di reddito, quindi assicurati di conoscere bene queste limitazioni per non incorrere in errori.
  6. Paga nel modo giusto: Le modalità di pagamento possono essere importanti per ottenere le detrazioni fiscali corrette. Ad esempio, per alcune detrazioni come il bonus mobili e ristrutturazioni o il bonus verde, il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico parlante, e non con quello ordinario.

Domande comuni sulle detrazioni per i dipendenti

Sono sempre tante le domande che molti di noi si pongono in questa materia così tecnica e complicata, noi vogliamo cercare di dare una risposta a quelle che ci vengono poste più frequentemente, e che reputiamo siano le più importanti da conoscere.

Quali sono le detrazioni fiscali a cui posso accedere come dipendente? Le detrazioni fiscali a cui puoi accedere generalmente dipendono dalla tua situazione fiscale, e dalle spese sostenute. Quelle più comuni per i dipendenti sono relative alle spese mediche, le spese per l’istruzione, le spese per l’acquisto di libri e riviste, il bonus mobili e ristrutturazioni, il bonus verde e il bonus gas.

Come posso ottenere le detrazioni fiscali per le spese sostenute? Di solito è sufficiente indicare le spese nella tua dichiarazione dei redditi. È importante conservare tutte le fatture e i documenti relativi alle spese sostenute, in modo da poterli presentare in caso di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Quali sono i limiti di reddito per le detrazioni fiscali? I limiti di reddito per le detrazioni fiscali dipendono dal tipo di detrazione. Ad esempio, il bonus mobili e ristrutturazioni ha un limite di reddito di 96.000 euro, mentre il bonus verde ha un limite di reddito di 35.000 euro.

Posso usufruire delle detrazioni fiscali per le spese sostenute anche se non ho raggiunto il limite di reddito? Sì, puoi usufruire delle detrazioni fiscali anche se non hai raggiunto il limite di reddito previsto. Tuttavia, è importante verificare se il beneficio fiscale è ancora conveniente rispetto alla spesa sostenuta.

Quando scadono le detrazioni fiscali per le spese sostenute? Le detrazioni fiscali per le spese sostenute hanno scadenze diverse, a seconda del tipo di detrazione. A questa pagina ne trovi un elenco completo per tutto il 2023.

Conclusioni

Su tutti i redditi da lavoro deve essere applicata l’IRPEF. Per questa motivazione molti datori di lavoro lamentano un cospicuo aumento del costo del lavoro, al quale oltre all’IRPEF occorre aggiungere anche i contributi da versare a ogni singolo dipendente.

Le detrazioni molto probabilmente sono state introdotte per risolvere le problematiche che sono state evidenziate nel corso di questa guida. Il vantaggio più importante è sicuramente quello della riduzione dei costi aziendali, che consentirà ai datori di lavoro di assumere ulteriore personale per portare avanti la missione aziendale.

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