Come calcolare la tua pensione: Guida chiara e semplice

coppia anziani pensione
Come calcolare la pensione

Pianifica il tuo futuro: Calcola la tua pensione

Sei interessato a comprendere come viene calcolata la tua pensione? Vorresti avere un’idea chiara di quanto potrebbe ammontare l’assegno pensionistico che riceverai una volta raggiunta l’età di pensionamento?

Le previsioni relative alla pensione sono fondamentali per una pianificazione finanziaria efficiente, permettendo di capire quali saranno i tuoi introiti mensiliuna volta cessata l’attività lavorativa.

Il calcolo della pensione non è un processo semplice, esso si basa su vari fattori come i contributi versati durante la vita lavorativa, l’età al momento del pensionamento e le regole previdenziali in vigore. Tuttavia, esistono strumenti utili, come il servizio “La mia pensione futura” offerto dall’INPS, che permette di fare simulazioni e di avere una stima dell’importo della futura pensione.

Avere un’idea precisa di quanto ammonterà la pensione che percepirai ti permetterà di programmare e gestire al meglio le tue finanze, valutando in anticipo le risorse economiche di cui potrai disporre. Puoi così organizzare con serenità il tuo futuro, senza sorprese inaspettate.

In questo documento, miriamo a fornire una panoramica chiara e completa, del sistema pensionistico italiano, semplificandolo tanto quanto è possibile. Che tu sia un lavoratore alle prime armi, o un veterano del lavoro, questa guida ti aiuterà a comprendere i vari aspetti della pensione, senza l’uso di termini tecnici o concetti complessi.

L’obiettivo è quello di permetterti di calcolare la tua pensione in maniera autonoma, permettendoti di comprendere i vari elementi che contribuiscono alla sua formazione, per avere quantomeno un’idea del compenso che ti spetterà da pensionato.

Ti aiuteremo a capire i requisiti richiesti, le diverse tipologie di pensione disponibili e, infine, come vengono applicate le tasse.

Ricorda, il futuro è nelle tue mani. Incomincia il tuo viaggio verso la pensione con un passo sicuro e informato, grazie a questa guida.

Tipi di pensione

Le normative sulla previdenza sociale italiana prevedono diverse tipologie di pensione a seconda delle diverse esigenze e situazioni dei lavoratori. Prima di addentrarci nei calcoli veri e propri, diamo un’occhiata ai diversi tipi di pensione disponibili e al loro significato per i lavoratori in Italia.

Pensione di vecchiaia

Si tratta della pensione che viene corrisposta al lavoratore che ha raggiunto l’età prevista dalla legge (67 anni al 2021) e che ha versato almeno 20 anni di contributi. L’età può variare in base a diversi fattori tra cui la categoria di lavoro e le riforme pensionistiche.

Pensione anticipata

La pensione anticipata consente ad alcune categorie di lavoratori di lasciare il lavoro prima dell’età pensionabile stabilita. Questo avviene principalmente in due casi: lavoratori che hanno iniziato a versare contributi in giovane età (pensione anticipata giovani) e lavoratori con un elevato numero di anni di contributi versati.

Pensione di anzianità

La pensione di anzianità, altrimenti nota come pensione contributiva, permette, a chi ha versato un sufficiente numero di anni di contributi, di ritirarsi dal mondo del lavoro prima di raggiungere l’età prevista per la pensione di vecchiaia. Le regole per l’accesso a questo tipo di pensione variano a seconda delle riforme pensionistiche.

Pensione di invalidità

La pensione di invalidità è destinata a coloro che, a causa di una malattia fisica o psichica, non sono più in grado di svolgere un’attività lavorativa che garantisca un reddito minimo. Questo tipo di pensione ha una serie di requisiti specifici, tra cui limiti di reddito e una verifica dello stato di salute del richiedente.

Pensione ai superstiti

La pensione ai superstiti, nota anche come reversibilità, viene corrisposta ai familiari del lavoratore deceduto. Per poter accedere a questa tipologia di pensione, il defunto deve aver maturato almeno 15 anni di contributi o essere già in pensione al momento del decesso. I beneficiari possono essere il coniuge, i figli, i genitori e, in alcuni casi, anche altri familiari.

Come calcolare la pensione

Il calcolo della pensione in Italia si basa su diversi metodi, che dipendono da quando una persona ha iniziato a versare i contributi. Qui di seguito, spiego questi metodi in dettaglio.

Metodo di calcolo

Esistono, sostanzialmente, tre metodi di calcolo delle pensioni: contributivo, retributivo e misto.

Ricordiamo che per avere una stima il più precisa possibile, è possibile effettuare una simulazione della propria situazione pensionistica al seguente link: La mia futura pensione

Calcolo della pensione con il sistema contributivo

Nel sistema contributivo, l’importo della pensione è strettamente legato all’ammontare dei contributi versati nel corso degli anni di lavoro.

L’importo dei contributi accumulati viene rivalutato annualmente in base all’inflazione e al crescita del PIL. Una volta raggiunta l’età pensionabile, si applica un coefficiente di trasformazione, che tiene conto dell’età del lavoratore e dell’aspettativa di vita media, all’importo dei contributi.

Ad esempio, un lavoratore che ha accumulato 100.000 euro di contributi e decide di andare in pensione a 67 anni, applicherà un coefficiente di trasformazione di, ad esempio 5,5% (che può variare in base alla normativa vigente), ottenendo così una pensione annuale di 5.500 euro (100.000 * 5,5%).

Calcolo della pensione con il sistema retributivo

Il sistema retributivo, invece, si basa sulla media delle migliori retribuzioni degli ultimi anni di lavoro (generalmente gli ultimi 10 anni). Questa media viene poi moltiplicata per un coefficiente legato all’anzianità contributiva.

Ad esempio, un lavoratore con 40 anni di contributi e un reddito medio negli ultimi 10 anni di carriera di 30.000 euro, moltiplica questo importo per il 2% per ogni anno di contribuzione (40 * 2% = 80%). Quindi, la sua pensione sarà l’80% del suo reddito medio, ovvero 24.000 euro all’anno.

Importante sottolineare che dal 1 gennaio 1996 il sistema retributivo non è più utilizzato per i nuovi lavoratori che sono pertanto tutti inquadrati nel sistema contributivo. Per coloro che hanno iniziato a lavorare prima del 1996 si applica un sistema misto.

Calcolo della pensione con il sistema misto

Nel sistema misto, come detto prima, si applica una combinazione dei due metodi sopra descritti. Per gli anni di lavoro prima del 1996 si applica il metodo retributivo, per gli anni di lavoro dopo il 1996 si applica invece il metodo contributivo. Il totale avrà quindi una parte calcolata basandosi sulle ultime retribuzioni ed una parte basandosi sui contributi effettivi versati.

Requisiti per la pensione

Per avere diritto alla pensione, è necessario soddisfare una serie di requisiti che variano a seconda della tipologia di pensione a cui si aspira. La normativa previdenziale italiana ha previsto diversi requisiti sia per l’età che per il versamento dei contributi. Ecco un elenco dei principali requisiti.

Pensione di vecchiaia

Per avere diritto alla pensione di vecchiaia è necessario aver raggiunto una certa età, che al 2023 è fissata a 67 anni. Inoltre, per percepire questa pensione è necessario aver versato almeno 20 anni di contributi.

Pensione anticipata

Per la pensione anticipata, i requisiti sono diversi e variano in base alla categoria di lavoratori. In generale, è necessario avere almeno:

  • 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini
  • 41 anni e 10 mesi per le donne (in alcuni casi, questi requisiti possono variare)

Pensione di anzianità

Per la pensione di anzianità, che non è più riconosciuta per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996, il requisito principale era di aver versato almeno 35 anni di contributi e di aver compiuto 57 anni di età.

Pensione di invalidità

Per la pensione di invalidità, è necessario che il lavoratore sia riconosciuto come invalido dall’apposita commissione medica, e in genere è necessario che l’invalidità sia pari o superiore al 66%. Non è richiesto un minimo di contributi.

Pensione ai superstiti

Per la pensione ai superstiti, il requisito è che il lavoratore defunto avesse versato almeno 15 anni di contributi o fosse già pensionato. Inoltre, i beneficiari (coniuge, figli, eventualmente genitori o fratelli e sorelle) devono rispettare una serie di requisiti specifici.

Da notare che per tutti i tipi di pensione, esistono delle particolari casistiche e esenzioni, ad esempio per i lavoratori precoci, i disoccupati, chi svolge lavori gravosi e in base all’anno di nascita. Il consiglio è quindi quello di informarsi sempre da un professionista, per valutare correttamente la propria situazione personale.

Aspetti fiscali e tassazione sulla pensione

La pensione, come qualsiasi altro reddito, è soggetta alla tassazione in base alle leggi fiscali italiane. La tassazione viene applicata tramite il modello di calcolo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). In questo paragrafo, tratteremo sia la tassazione della pensione che le principali detrazioni e agevolazioni fiscali per i pensionati.

Tassazione della pensione

La pensione viene tassata secondo le aliquote dell’IRPEF, che sono progressive e dipendono dall’ammontare del reddito. L’IRPEF si applica a scaglioni di reddito, con aliquote crescenti che vanno dal 23% al 43%. Gli scaglioni di reddito e le aliquote per l’anno 2021 sono:

  • Fino a 15.000 euro: 23%
  • Da 15.001 a 28.000 euro: 27%
  • Da 28.001 a 55.000 euro: 38%
  • Da 55.001 a 75.000 euro: 41%
  • Oltre 75.000 euro: 43%

A queste aliquote si aggiungono le addizionali regionali e comunali, che variano a seconda del luogo di residenza del pensionato.

Detrazioni e agevolazioni fiscali

I pensionati possono usufruire di diverse detrazioni e agevolazioni fiscali, che permettono di ridurre l’imponibile e, di conseguenza, l’importo dell’imposta da pagare. Tra le principali detrazioni e agevolazioni, troviamo:

  1. Detrazione per pensionati: per pensionati con redditi fino a 8.174 euro, è prevista una detrazione pari a 1.725 euro, che diminuisce progressivamente fino a zero per redditi di 15.000 euro.
  2. Detrazione per carichi di famiglia: i pensionati con figli o altri familiari a carico hanno diritto a una detrazione IRPEF che varia a seconda del reddito e delle esigenze del nucleo familiare.
  3. Spese sanitarie: i pensionati possono dedurre una parte delle spese sanitarie sostenute nel corso dell’anno, tra cui le spese mediche e le spese per l’assistenza di persone non autosufficienti.
  4. Spese funebri: le spese per onoranze funebri sostenute per il coniuge o i parenti entro il terzo grado sono detraibili dall’IRPEF per un importo massimo di 1.500 euro.
  5. Bonus energia elettrica e gas: i pensionati con un reddito basso e un’età pari o superiore a 75 anni possono richiedere un bonus per le forniture di energia elettrica e gas.

È importante ricordare che le detrazioni e le agevolazioni fiscali possono essere soggette a modifiche e aggiornamenti nel tempo.

La mia pensione futura: il servizio dell’INPS

La mia pensione futura” è un servizio offerto dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) a lavoratori e pensionati, per ottenere informazioni molto precise e dettagliate, sulla propria situazione pensionistica.

Il servizio è disponibile gratuitamente e direttamente sul sito dell’INPS, previa registrazione, e permette di accedere a una serie di dati e strumenti utili per comprendere la propria situazione pensionistica e valutare le opzioni a disposizione.

Funzionalità del servizio “La mia pensione futura”

“La mia pensione futura” consente di:

  1. Visualizzare l’estratto conto contributivo: l’estratto conto contributivo fornisce una panoramica delle posizioni previdenziali e dei contributi versati nel corso della vita lavorativa, incluse le prestazioni previdenziali ricevute e l’anzianità contributiva.
  2. Simulare il calcolo della pensione: il servizio permette di effettuare simulazioni sulla base dei dati contenuti nel proprio estratto conto contributivo, considerando anche l’età anagrafica e le possibili opzioni di pensionamento, come la pensione di vecchiaia, anticipata, o anticipata anticipata.
  3. Conoscere i requisiti e le scadenze per il pensionamento: attraverso il servizio, è possibile verificare i requisiti necessari per accedere alla pensione e le possibili scadenze in base agli anni di contributi versati e all’età anagrafica.
  4. Gestire le istanze di Pensione: “La mia pensione futura” offre la possibilità di inviare istanze per le varie forme di pensionamento e di tenerne traccia.
  5. Ricevere aggiornamenti e comunicazioni: il servizio permette di restare aggiornati sulle proprie contribuzioni e scadenze, ricevendo notifiche e comunicazioni direttamente dall’INPS.

Per accedere al servizio “La mia pensione futura” è necessario essere disporre di un dispositivo di sicurezza (Token, OTP, CNS o SPID), e autorizzare l’accesso alle proprie informazioni previdenziali contenute nel Fascicolo Previdenziale del Cittadino.

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